Il successo della Centrale di Malpensa è alla base dello sviluppo della Centrale di Linate.
La centrale di Linate produce energia termica, sottoforma di acqua surriscaldata a 120°C c.a., ed energia elettrica che viene ceduta alla rete del Sistema di Distribuzione Chiuso (ASDC) dell’aeroporto di Linate. Una quota parte dell’energia termica prodotta dall’impianto viene ceduta, a bocca di centrale, alla rete di distribuzione interna al sedime aeroportuale e la restante parte viene ceduta, sempre a bocca di centrale, alla rete di teleriscaldamento teleriscaldamento della città di Milano (teleriscaldamento Milano-Est che copre una ampia area urbana compresa fra le vie Salomone, Ungheria, Forlanini, Mecenate e Fantoli), gestita dal concessionario della rete (Operatore del Teleriscaldamento).
L’impianto è costituito principalmente da tre gruppi di cogenerazione, provvisti dei relativi sistemi ausiliari. Le apparecchiature sono adatte per funzionare in servizio continuo per circa 8000 ore anno. Il primo motore di ciascun gruppo di cogenerazione è un motore alternativo a combustione interna con potenza elettrica utile di circa 8000 kWe, alimentato a gas naturale per la produzione combinata di energia elettrica e termica, il WARTSILA 20V34SG. L’energia termica è prodotta da un sistema di recupero termico dai gas di scarico dei motori, sotto forma di acqua surriscaldata (circa 150°C in mandata e 90°C sul ritorno) e dai fluidi di raffreddamento dei motori. La potenza termica complessiva, recuperata dai gas di scarico, è di circa 18 MWt, a cui va aggiunta la quota di recupero dai fluidi di raffreddamento, sotto forma di acqua calda (circa 70°C in mandata e 55°C sul ritorno), per complessivi 6 MWt.
In parallelo al circuito di recupero termico dai motori, sono state installate 2 caldaie a gas integrative, per la produzione di acqua surriscaldata con potenza erogata pari a circa 30 MWt cad. Un sistema di accumulo termico della potenzialità pari a 10 MWt consente una gestione flessibile ed economica del calore cogenerativo. Inoltre, per ottemperare alle vigenti normative locali nell'ambito delle emissioni, la centrale si è dotata di un impianto SCR (Selective Catalytic Reduction) per il controllo degli ossidi di azoto.